Sommario del fascicolo quattro

n° 4

30 Aprile 2024

Siamo lieti di presentarvi Accademia, una rivista accademica dedicata al mondo del diritto civile. Con un focus rigoroso sulla ricerca, la rivista offre un’ampia piattaforma per studiosi, giuristi e professionisti del settore per esplorare e discutere i temi più rilevanti e attuali nel campo del diritto civile. La nostra missione è quella di promuovere una comprensione approfondita delle questioni giuridiche che influenzano la società contemporanea, fornendo analisi approfondite, studi di caso e dibattiti su una vasta gamma di argomenti, tra cui contratti, responsabilità civile, proprietà, successioni, famiglia e molto altro ancora. Grazie alla collaborazione con esperti rinomati e innovatori nel campo, “Accademia” offre un forum unico per il confronto di idee, la presentazione di nuove ricerche e la promozione del dibattito accademico. Inoltre, la rivista si impegna a mantenere elevati standard di qualità editoriale, garantendo che ogni contributo pubblicato sia sottoposto a un rigoroso processo di revisione paritaria.

Il diverso colore delle righe precedenti ha una spiegazione: sono state elaborate dal programma base di ChatGPT al quale è stato chiesto di redigere una presentazione della Rivista. Lo scherzo impertinente vuole segnalare con immediata evidenza l’importante accadimento normativo del 13 marzo 2024, quando il Parlamento europeo ha approvato l’Artificial Intelligence Act, la cui pubblicazione sull’Official Journal è prevista nel prossimo mese di maggio. A tale testo, nella sezione Opinioni, Alessandro Mantelero dedica una prima ma approfondita riflessione, utile per orientare il lettore e mettere a fuoco il significato e la portata dell’intervento regolatorio.

L’AI rimanda alla dimensione digitale e tale dimensione dell’esperienza, come ricordava Carmelita Camardi nel numero uno di Accademia, ha assunto un rilievo ormai ineludibile sul piano del diritto. Ben lo testimoniano le pagine di Nicola Lipari che, nella sezione Confronti, mette in guardia dal pericolo della cieca fiducia nell’algoritmo giudiziario e le considerazioni che Anna De Bellis svolge, nella sezione Opinioni, sulla recente decisione nella quale la Corte di cassazione esamina il ruolo da assegnare al consenso quando i dati

personali possano essere trattati dai c.d. algoritmi reputazionali.

Numerosi ed autorevoli contributi di Mario Libertini, Enrico Camilleri, Marcella Negri, Maria Astone e Francesco Denozza – sollecitati dell’incontro, svolto su iniziativa dell’AGCM e dell’Associazione civilisti italiani, sul tema ‘Diritto civile e tutela del mercato’ – sono ospitati nella sezione Confronti, ma non ne esauriscono il contenuto. Vi compaiono anche l’importante studio di Tommaso dalla Massara sul significato attuale della moneta; la suggestiva proposta di Arturo Maniaci di vedere nel processo una modalità di cura dei conflitti e l’appassionata indagine che Mauro Pennasilico dedica alla funzione ‘ecologico-sociale’ degli enti del Terzo Settore. Ancora agli enti del Terzo Settore rinvia, nella sezione Intersezioni, l’invito di Maria Vita De Giorgi a leggere un recente volume dedicato alla legislazione degli ETS in dieci Stati dell’Unione europea.

Accademia presta la necessaria attenzione al diritto vivente qual è conformato dal costante lavoro della giurisprudenza delle Corti ed il panorama che ne offre questo numero è assai variegato.

La Corte costituzionale, nella sentenza n. 161/2023, sulla quale riflette criticamente Emanuele Bilotti, ha ritenuto che la soluzione normativa dell’irrevocabilità del consenso dell’uomo dopo la fecondazione realizza comunque un bilanciamento non irragionevole dei diversi interessi antagonisti.

Dal canto suo, la Corte di cassazione ha deciso a Sezioni Unite su materie diverse e diversamente rilevanti. La sentenza 5 dicembre 2013, n. 33954, ha pronunciato sull’azione di arricchimento tuttavia confermando, come spiega il commento di Geo Magri, l’orientamento tradizionale che marginalizza il rimedio. Le due decisioni di dicembre 2023, n. 35385 e n. 35969, aggiungono un ulteriore tassello alla tormentata storia della determinazione dell’assegno divorzile: Enrico Al Mureden ne chiarisce e condivide le ragioni in vista di un più generale ripensamento della solidarietà post-coniugale. Due contributi, di Luigi Cavallaro e di chi scrive, illustrano questioni sulle quali saranno chiamate a pronunciare le Sezioni Unite: una, importante, sulla disciplina degli interessi legali, per la quale dovrebbe essere prossima la pubblicazione della decisione; l’altra, forse meno rilevante, circa la liquidazione del danno spettante al locatore in caso di risoluzione anticipata del contratto di locazione.

Tornano temi risalenti. Guglielmo Bevivino segnala con malcelato stupore come la decisione di Cass. n. 2762/2023 appaia come un arretramento rispetto alla qualificazione della responsabilità precontrattuale, mentre Marianna Rinaldo, riflettendo sulla sentenza 13 dicembre 2023 n. 34858, fa il punto sulla sempre affascinante e tecnicamente complessa vicenda del divieto dei patti successori.

Si affacciano temi in qualche modo nuovi. Beatrice Zuffi e Claudio Scognamiglio affrontano, dalle rispettive prospettive, le questioni poste dalla decisione della Corte d’Appello di Venezia del novembre

2023 sul c.d. Dieselgate, consentendo al lettore di mettere a fuoco come l’azione di classe, ora ‘adottata’ nel codice di rito, determini non poche questioni sostanziali, in ordine di danno risarcibile, e processuali, queste assai numerose: dall’effetto devolutivo dell’appello alle modalità di adesione.

L’azione di classe evoca regole ed esperienze maturate in ordinamenti geograficamente lontani, ed in questo numero Accademia volge lo sguardo oltreoceano. Grazie all’impegno di Riccardo Serafin, il lettore trova, nella sezione Osservatori, una ragionata indicazione su cosa è stato discusso nelle riviste nordamericane, mentre Leysser Leon, nella sezione Intersezioni, ci porta in Sudamerica, offrendo una intelligente analisi dell’influenza che la dottrina italiana ha avuto negli anni sulla civilistica peruviana.

Buona lettura!