Pensione indiretta al partner superstite di unione civile, deceduto prima del 2016, e al figlio nato all’estero con maternità surrogata – 10 settembre 2024

10 Settembre 2024

La Quarta Sezione rimette gli atti alla Prima Presidente per l’eventuale assegnazione alle S.U. della questione relativa al diritto alla pensione indiretta a favore dell’unito civilmente qualora l’assicurato fosse deceduto prima dell’entrata in vigore della l. 76/2016, e del figlio nato all’estero con maternità surrogata. Nella fattispecie, la coppia trascriveva in Italia nel 2016 l’atto di matrimonio celebrato negli USA come unione civile, dopo il decesso di uno dei due; mentre nel 2017 era trascritta anche la sentenza statunitense, che accertava la paternità del genitore intenzionale e l’atto di nascita del minore.

Investita della controversia, la S.C. ha richiamato il suo orientamento contrario al riconoscimento della pensione indiretta al superstite del partner deceduto prima del 2016, non essendo la l. 76/16 retroattiva, ma ha tuttavia messo in evidenza che le questioni dibattute sul piano previdenziale, suscettibili di riproporsi in una pluralità di fattispecie, “investono l’interpretazione del diritto vigente in ordine a punti di capitale importanza, che toccano la disciplina intertemporale dettata dalla legge n. 76 del 2016, i corollari delle pronunce rese da questa Corte a sezioni unite sulla tutela dei figli nati da maternità surrogata e la stessa latitudine della tutela antidiscriminatoria, nelle sue interrelazioni con l’attuazione della legge”. Tanto alla luce del principio di tutela delle formazioni sociali ex art. 2 Cost., come delle esigenze di sostenibilità del sistema previdenziale.

Di qui il rinvio per l’eventuale assegnazione alle S.U. ai sensi dell’art. 374, secondo comma, cod. proc. civ.

 

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